La pietra ricostruita il porfido

23 Febbraio 2020 By administrator_PavGe

La pietra ricostruita: l’ EcoPavè.

Oggi l’industria edile realizza manufatti in cemento che riproducono fedelmente le caratteristiche dei materiali lapidei.  Di recente abbiamo avuto modo di posare un prodotto molto valido e interessante, perchè garantisce l’effetto della pietra naturale, sia per la tecnica di posa a martello, che per gamma cromatica. L’utilizzo di inerti pregiati, nella fase dello “spacco” meccanico, evidenziano a secondo della luminosità,  riflessi cromatici molto simili alle pietre naturali.

L’ EcoPavè è un cubetto di “pietra ricostruita” ottenuto mediante un equilibrato dosaggio tra ghiaie diverse per qualità e dimensione con leganti cementi ad alta resistenza. Viene prodotto nelle pezzature standard 6/8-8/10-10/10 che riproducono per cromatura effetti simili al porfido, alla luserna , all’ardesia,ecc.

La pavimentazione EcoPavè è costituita da cubetti a spacco vibro-compressi, con due facce ruvide adiacenti, la superficie calpestabile risulta carrabile e antisdrucciolo, rispondendo alle norme UNI EN per le pavimentazioni in calcestruzzo.

La posa della pavimentazione  EcoPavè, costituita da cubetti a spacco, avviene con la tecnica a martello, come per i più tradizionali sanpietrini, su un letto di sabbia, spianata ma non rigonata. Dopo la sigillatura dei giunti con una miscela magra di sabbia e cemento, che permette comunque un drenaggio del’acqua piovana, si esegue una battitura della pavimentazione  con una piastra vibrante e infine si procede ad un accurato lavaggio delle superfii con acqua,per rimuovere i residui della stuccatura in cemento.